Donami, Signore, al fin di crescere
la chiave che persi nell'atto del nascere,
Sì ch'i possa aprire ogne porta
nel labirinto di vita contorta.
Scegliere, aprire, bene o male
archetipo animico ancestrale,
che dipana la matassa ed il gomitolo
e dell'Immensità apre il capitolo.
Apro la porta dell'abbandono,
scelgo la vita come Tuo dono,
in quanto ologramma dell'esistenza,
metafora dell'infinita danza.
Non v'è più spazio per la paura,
la Chiave raddrizza ogne stortura:
sia come sia, io torno bambino
perdendomi nel nichilismo divino.
