Dubbio esistenziale,
tormento sostanziale,
non ti temo, ma non ti capisco,
mi assali di colpo, e mi accanisco
contro me stesso, contro la vita,
mi sento stretto, senza via d'uscita.
Che sia per la preoccupazione del denaro?
Che di sentimenti sia divenuto avaro?
Che sia solo il caldo che mi dà alla testa?
O avrei solo bisogno, ogni dì, di far festa?
Non mi sento libero, vorrei viaggiare,
senza limiti, senza mai pensare,
incontrare ogni giorno nuove persone
luminose e stimolanti, piene di buone
idee da mettere in atto, cambiare il mondo,
mentre, invece, nella crisi affondo.
Riemergerò con la perla migliore?
Della mia vita sarò liberatore?
O, se solo viver potessi di versi,
scriver poesie, petali dispersi,
e mai più d'essere schiavo preoccuparmi,
risicare il centesimo, e così frustrarmi.
O Grande Universo, preghiera accogli,
rendimi libero da tutti gli imbrogli,
da questa ingiusta condizione
di comune mortale, di continua afflizione,
chè la vita è troppo breve per il lavoro,
ingiusto guinzaglio senza decoro.
