Un cuore che si spezza troppe volte
Sembra fatto di gomma, ormai,
E ha fatto l'abitudine a morire.
Occhi che hanno visto troppo
Non hanno piú lacrime da piangere,
Resta loro solo la spietatezza
Delle scelte piú dure e crudeli,
Senza riuscire ad esprimere il dolore,
Nutrendosi di esso a forza, a fatica.
Orecchie che hanno sopportato troppo,
Violate da coltelli vocali,
Si chiudono come chiocciole infastidite,
Non sentono piú niente.
Apatiche, subiscono il brusio del nulla.
Braccia amorevoli, pur seguitano
In abbracci di conforto e protezione,
Chè peggio del mal sentito
È il male di colei che s'ama.
Labbra bramose cercano ancora,
Invano, il sapore delle tue.
E m'allontano nella nebbia,
Fra gocce sospese di tristi
E amare consapevolezze.
