Fratello Ares, che Afrodite conquistasti,
tu che raddrizzi il torto con l'azione,
di collera e coraggio ti rivesti
e splende la tua forza di leone.
Dio guerriero, infiltrato con gran foga,
fra la Corona e il vuoto del mio cuore,
in un attimo il dolore mio s'affoga
ed il buio cede il posto ora all'amore.
Tu, che bellezza divina a te legasti
con la potenza e il tuo splendor solare,
d'armatura splendente ti vestisti,
per la pace, con la lancia, riportare.
