Io e te parliamo troppo,
di venti di parole c'inebriamo.
Ma oggi, con te voglio il silenzio
sperimentare la tua assenza,
tormentarmi con la tua mancanza,
vedere l'effetto che m'induce
Il tuo non cercarmi,
il mio non cercarti...
Eppure vedo chiaramente
la difficoltà di entrambi
nello starci lontani,
e l'orgoglio di chi cerca per ultimo
a impedirci di sommergersi ancora
vicendevolmente di attenzioni.
Domani o stanotte cederò il passo,
so bene che la tua indipendenza freme
eppure freme pure la tua mano
sul telefono, a veder se ti ho cercata,
così come la mia, e le orecchie
e il cuore a sentire la mancanza
e desiderarci un poco, che non guasta.
