Ancora ripenso a quel sogno un po' strano,
vagavo, un po' perso, nell'universo arcano,
Fin quando, approdato su un mondo un po' spento,
trovatolo abitato, mi detti il tormento.
Fermavo gli abitanti, parevano intelligenti,
furtivi e un po' distanti, sembravan diffidenti.
Qualcuno mi chiese da dove venivo.
Raccontai degli uomini, nel mondo dove vivo
e poi, chiesi a loro: “perché siete abbacchiati?”.
Presero a raccontarmi, con occhi stupiti:
“Qui non c'è sesso, non c'è distinzione,
Nessuna razza, nessuna nazione,
non v'è bandiera, né religione,
qui non c'è niente, né guerra, né amore”
Alle sue parole non potevo credere,
Ma come? La Terra era ormai un rudere
distrutta, disboscata, la fame, le guerre,
così ancor gli chiesi “ma in queste terre
non v'è né egoismo né manipolatori
eppur vige il mutismo, perché questi umori?
Ancor mi rispose, il paziente nativo
mi par si sorprese, credea ch'impazzivo
“Qui non c'è sesso, non c'è distinzione,
Nessuna razza, nessuna nazione,
non v'è bandiera, né religione,
ancor non capisci? Qui non v'è emozione!!!”
E adesso rifletto su cose reali
Ma come si può dire che siam tutti uguali?
Se così fosse saremmo come in quel mondo
tutti mogi e tristi a girare in tondo,
senza trovare mai un punto di snodo
per grazia qui ognuno è diverso a suo modo!
Così dovremmo imparare ad amare
le differenze che ci sembrano amàre
fra uomo e uomo v'è solo ricchezza
proviamo a mettere via l'amarezza
Per ogni sesso ed ogni distinzione,
per ogni razza, per ogni nazione,
per ogni bandiera o religione,
mettiam via la guerra, facciamo l'amore!!!
