Sapore di stelle lontane, di sale marino,
giunge al mio cuore in questo frangente.
Sento un caos, luminoso e divino,
non son più lo stesso in mezzo alla gente.
Nuova linfa mi giunge dal centro
della galassia UNA e primigenia,
scombussolandomi sia fuori che dentro,
per questo non sento di chiedere venia.
Scoperchiato è, ormai, l'archetipo vaso
ed io conto i secondi, i giorni, i mesi
che mi separano dal baciarle il naso
e stringerla a me con modi cortesi.
Follia, è follia, ed io mi ci perdo
val bene un momento questa esistenza,
nell'infinito or mi disperdo
struggendomi tutto, e la Via è una danza.
